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Tresana
Photo © Castello Malaspina di Tresana
Photo © Castello Malaspina di Tresana

Tresana

Tra i monti della Lunigiana, all'ombra dell'imponente Castello dei Malaspina

Un soggiorno nella tranquillità del paesaggio collinare di Tresana è un riparo sicuro dallo stress quotidiano. Immerso nel verde della Lunigiana, sulla sponda destra del fiume Magra, Tresana colpisce per le piccole dimensioni e per la sua immagine suggestiva di borgo arroccato sul colle. Sviluppatosi intorno a una fortificazione di origine bizantina, venne concesso dall’imperatore Federico Barbarossa ai Malaspina, famiglia di antichissima stirpe nobiliare che per secoli ha governato il territorio della Lunigiana con un sistema di castelli e torri di controllo.

Cosa vedere a Tresana

A caratterizzare il paesaggio del piccolo paese è l'antico Castello dei Malaspina, che si staglia imponente, quasi a incombere sul minuscolo borgo sottostante, e ne domina il panorama. La fortificazione è stretta tra ripide pareti che ne accrescevano la protezione, mentre la sua posizione strategica garantiva l’avvistamento dei possibili nemici. La parte più antica è costituita dall’imponente torre quadrangolare (XII secolo); successivamente, nel corso dei secoli, il Castello è stato ampliato e attualmente ospita una struttura ricettiva privata. Può essere visitato su appuntamento.
Poco distante si trova la chiesa barocca di San Giorgio.

A caratterizzare il paesaggio del piccolo paese è l'antico Castello dei Malaspina, che si staglia imponente, quasi a incombere sul minuscolo borgo sottostante, e ne domina il panorama. La fortificazione è stretta tra ripide pareti che ne accrescevano la protezione, mentre la sua posizione strategica garantiva l’avvistamento dei possibili nemici. La parte più antica è costituita dall’imponente torre quadrangolare (XII secolo); successivamente, nel corso dei secoli, il Castello è stato ampliato e attualmente ospita una struttura ricettiva privata. Può essere visitato su appuntamento.
Poco distante si trova la chiesa barocca di San Giorgio.

Nei dintorni

Tresana si trova in una zona della Lunigiana caratterizzata da piccoli villaggi circondati dal verde dei boschi con vista sulla vallata e sulle Alpi Apuane.
Tra i luoghi da visitare, oltre al piccolo borgo di Barbarasco, con la Chiesa di San Quirico e Giulitta, c’è il Castello di Giovagallo, antica dimora malaspiniana, oggi ridotta a rudere, dove si dice venne ospitato Dante Alighieri.

Tresana si trova in una zona della Lunigiana caratterizzata da piccoli villaggi circondati dal verde dei boschi con vista sulla vallata e sulle Alpi Apuane.
Tra i luoghi da visitare, oltre al piccolo borgo di Barbarasco, con la Chiesa di San Quirico e Giulitta, c’è il Castello di Giovagallo, antica dimora malaspiniana, oggi ridotta a rudere, dove si dice venne ospitato Dante Alighieri.

Prodotti e piatti tipici

Siamo nella zona di produzione della Farina di Castagne della Lunigiana DOP e del Miele della Lunigiana DOP.

Caratterizzata da un sapore dolce, la farina di castagne è stata in passato la fonte principale di sostentamento delle popolazioni montane ed è da sempre utilizzata per preparare piatti tipici della tradizione culinaria lunigianese: castagnaccio, frittelle di castagne, pattone, lasagne bastarde, pane marocca, polenta.

Il Miele della Lunigiana vanta origini antichissime, con un utilizzo attestato sia come ingrediente delle ricette tradizionali che come medicinale. È il primo miele italiano ad aver ottenuto dall'Unione Europea il marchio DOP, denominazione di origine protetta, riservata al miele di acacia e al miele di castagno.

Siamo nella zona di produzione della Farina di Castagne della Lunigiana DOP e del Miele della Lunigiana DOP.

Caratterizzata da un sapore dolce, la farina di castagne è stata in passato la fonte principale di sostentamento delle popolazioni montane ed è da sempre utilizzata per preparare piatti tipici della tradizione culinaria lunigianese: castagnaccio, frittelle di castagne, pattone, lasagne bastarde, pane marocca, polenta.

Il Miele della Lunigiana vanta origini antichissime, con un utilizzo attestato sia come ingrediente delle ricette tradizionali che come medicinale. È il primo miele italiano ad aver ottenuto dall'Unione Europea il marchio DOP, denominazione di origine protetta, riservata al miele di acacia e al miele di castagno.

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