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San Godenzo
Photo © LigaDue
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San Godenzo

Sentieri nella natura e percorsi tra le tradizioni del Mugello

San Godenzo si trova tra le montagne e i boschi fitti del territorio dell’alto Mugello. Il nome della località deriva da San Gaudenzio, eremita, che nel VI secolo visse in preghiera su queste montagne.

In suo nome venne eretta l’Abbazia Benedettina verso la fine del secolo XI e poi, intorno all’edificio religioso, fiorirono le prime abitazioni. San Godenzo si trova lungo la via per il valico in seguito chiamato del Muraglione.

Cosa vedere a San Godenzo

Il cuore del paese è costituito dall’Abbazia di San Gaudenzio che rappresenta uno dei più importanti esempi di architettura romanica in Toscana. L’interno è vasto e solenne: a tre navate con pilastri quadrangolari e un presbiterio sopraelevato, a tre absidi.
Molte sono le opere di valore conservate al suo interno come la scultura lignea di San Sebastiano di Baccio da Montelupo, un polittico di Bernardo Daddi del 1333 e il dipinto della Vergine annunziata della scuola di Andrea del Sarto (secolo XVI).

Il cuore del paese è costituito dall’Abbazia di San Gaudenzio che rappresenta uno dei più importanti esempi di architettura romanica in Toscana. L’interno è vasto e solenne: a tre navate con pilastri quadrangolari e un presbiterio sopraelevato, a tre absidi.
Molte sono le opere di valore conservate al suo interno come la scultura lignea di San Sebastiano di Baccio da Montelupo, un polittico di Bernardo Daddi del 1333 e il dipinto della Vergine annunziata della scuola di Andrea del Sarto (secolo XVI).

Nei dintorni

A San Godenzo, la natura domina ovunque e regala paesaggi che sono stati amati e cantati da poeti e pittori. Il borgo è anche il punto di partenza ideale per raggiungere un luogo fiabesco: lasciatevi stregare dallo scorrere irruente delle Cascate dell’Acquacheta, a cui si arriva con un facile percorso.

I monti che circondano il paese e le sue frazioni superano tutti i 900 metri di altitudine e tra questi il più importante è sicuramente il Monte Falterona, una montagna sacra fin dai tempi degli Etruschi.

Nella frazione di Castagno d’Andrea, invece, è collocato il Centro Visite “Monte Falterona”, che ospita anche il Museo Virtuale di Andrea del Castagno, un percorso espositivo che guida il visitatore lungo gli scenari che hanno affascinato uno dei protagonisti della pittura fiorentina del XV durante la sua vita.

Il Centro è anche una delle undici porte di accesso al Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, fatto di sentieri e alberi maestosi, all’ombra delle fronde dai quali osservare gli splendidi animali che vivono liberi tra questi boschi. Complementare alle bellezze naturali, c’è l’abile lavoro dell’uomo e per conoscerlo si può scegliere di percorrere il sentiero della Civiltà del Castagno, per scoprire quelle tradizioni legate alla coltivazione di questa pianta e alla civiltà contadina del territorio.

Il lavoro dell’uomo si osserva, infine, anche nelle caratteristiche chiese e pievi sparse per le frazioni, come la chiesa di Santa Maria all’Eremo.

A San Godenzo, la natura domina ovunque e regala paesaggi che sono stati amati e cantati da poeti e pittori. Il borgo è anche il punto di partenza ideale per raggiungere un luogo fiabesco: lasciatevi stregare dallo scorrere irruente delle Cascate dell’Acquacheta, a cui si arriva con un facile percorso.

I monti che circondano il paese e le sue frazioni superano tutti i 900 metri di altitudine e tra questi il più importante è sicuramente il Monte Falterona, una montagna sacra fin dai tempi degli Etruschi.

Nella frazione di Castagno d’Andrea, invece, è collocato il Centro Visite “Monte Falterona”, che ospita anche il Museo Virtuale di Andrea del Castagno, un percorso espositivo che guida il visitatore lungo gli scenari che hanno affascinato uno dei protagonisti della pittura fiorentina del XV durante la sua vita.

Il Centro è anche una delle undici porte di accesso al Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, fatto di sentieri e alberi maestosi, all’ombra delle fronde dai quali osservare gli splendidi animali che vivono liberi tra questi boschi. Complementare alle bellezze naturali, c’è l’abile lavoro dell’uomo e per conoscerlo si può scegliere di percorrere il sentiero della Civiltà del Castagno, per scoprire quelle tradizioni legate alla coltivazione di questa pianta e alla civiltà contadina del territorio.

Il lavoro dell’uomo si osserva, infine, anche nelle caratteristiche chiese e pievi sparse per le frazioni, come la chiesa di Santa Maria all’Eremo.

Eventi

Nel mese di Ottobre a Castagno d’Andrea si svolge la Ballottata, la festa dedicata alla castagna. Durante l’evento, per le vie del paese si possono fare assaggi di bruciate, castagnaccio ed altre specialità così come acquistare il rinomato Marrone IGP del Mugello.

Nel mese di Ottobre a Castagno d’Andrea si svolge la Ballottata, la festa dedicata alla castagna. Durante l’evento, per le vie del paese si possono fare assaggi di bruciate, castagnaccio ed altre specialità così come acquistare il rinomato Marrone IGP del Mugello.

Prodotti tipici

Uno dei più importanti prodotti tipici di tutto il Mugello è il Marrone IGP. La raccolta, così come la successiva scelta del prodotto è effettuata generalmente a mano. Durante la fase produttiva non si utilizzano fitofarmaci ne fertilizzanti e per la conservazione del prodotto non si utilizzano trattamenti chimici. Un prodotto del tutto naturale da gustare bollito, arrostito o come ingrediente di dolci tipici come il castagnaccio e i marron glacè.

 

Uno dei più importanti prodotti tipici di tutto il Mugello è il Marrone IGP. La raccolta, così come la successiva scelta del prodotto è effettuata generalmente a mano. Durante la fase produttiva non si utilizzano fitofarmaci ne fertilizzanti e per la conservazione del prodotto non si utilizzano trattamenti chimici. Un prodotto del tutto naturale da gustare bollito, arrostito o come ingrediente di dolci tipici come il castagnaccio e i marron glacè.

 

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