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Castelfranco di Sopra
Photo © Sailko
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Castelfranco e Piandiscò

Borghi e Pievi tra le colline e le Balze del Valdarno

Lungo l’antica Strada dei Sette Ponti, tra l’Arno e le pendici del Pratomagno, più o meno a metà tra Arezzo e Firenze, si incontrano i borghi di Castelfranco di Sopra e di Pian Di Scò, oggi riuniti in un unico comune. La strada per arrivarci è piuttosto notevole: lungo il percorso si può ammirare uno dei più caratteristici paesaggi toscani fatto di vigneti, oliveti e boschi in un’armonica sintesi tra storia, natura e cultura. Intorno il paesaggio è punteggiato da case coloniche, fattorie, riserve naturali e la solenne semplicità delle pievi romaniche.

Cosa vedere a Castelfranco Piandiscò e dintorni

Appena giunti a Castelfranco di Sopra non si può che ammirare la Torre di Arnolfo, simbolo del paese e resto più evidente del Castello eretto anticamente per volere di Firenze. Salendo sulla torre si può contemplare da un punto di vista privilegiato lo splendore del paesaggio da Castelfranco ai piedi dell’Appennino e tutto il territorio fiabesco delle Balze.
Da non perdere è anche la Chiesa di San Filippo Neri, edificata nella prima metà del XVII secolo e che custodisce al suo interno opere della Bottega Fiorentina di Andrea del Sarto e di Matteo Rosselli (XVI e XVII secolo), e un notevole soffitto affrescato. La Piazza Vittorio Emanuele è il vero e proprio cuore del paese. Entrando nella piazza dalla porta campana, troverete sulla destra il palazzo comunale costruito nei primi decenni del Trecento.

Alle porte del borgo, immerso nel verde degli olivi e delle viti, si trova il Complesso della Badia di San Salvatore a Soffena, costituito dalla Chiesa, dal chiostro e dal convento. La Badia è menzionata già in un documento del 1014 e custodisce affreschi del Quattrocento di artisti come Paolo Schiavo, il Maestro Liberato da Rieti e Bicci di Lorenzo, tra questi si segnala in particolare L’Annunciazione di Giovanni di Ser Giovanni, detto lo Scheggia, che fu il fratello di Masaccio.

Percorrendo la Strada dei Sette Ponti in direzione nord, si arriva al borgo di Pian di Scò e all’antica pieve romanica di Santa Maria Pian di Scò. Al suo interno stupiscono le sei colonne con capitelli decorati con figure antropomorfe, animali ed elementi ve­getali.

Appena giunti a Castelfranco di Sopra non si può che ammirare la Torre di Arnolfo, simbolo del paese e resto più evidente del Castello eretto anticamente per volere di Firenze. Salendo sulla torre si può contemplare da un punto di vista privilegiato lo splendore del paesaggio da Castelfranco ai piedi dell’Appennino e tutto il territorio fiabesco delle Balze.
Da non perdere è anche la Chiesa di San Filippo Neri, edificata nella prima metà del XVII secolo e che custodisce al suo interno opere della Bottega Fiorentina di Andrea del Sarto e di Matteo Rosselli (XVI e XVII secolo), e un notevole soffitto affrescato. La Piazza Vittorio Emanuele è il vero e proprio cuore del paese. Entrando nella piazza dalla porta campana, troverete sulla destra il palazzo comunale costruito nei primi decenni del Trecento.

Alle porte del borgo, immerso nel verde degli olivi e delle viti, si trova il Complesso della Badia di San Salvatore a Soffena, costituito dalla Chiesa, dal chiostro e dal convento. La Badia è menzionata già in un documento del 1014 e custodisce affreschi del Quattrocento di artisti come Paolo Schiavo, il Maestro Liberato da Rieti e Bicci di Lorenzo, tra questi si segnala in particolare L’Annunciazione di Giovanni di Ser Giovanni, detto lo Scheggia, che fu il fratello di Masaccio.

Percorrendo la Strada dei Sette Ponti in direzione nord, si arriva al borgo di Pian di Scò e all’antica pieve romanica di Santa Maria Pian di Scò. Al suo interno stupiscono le sei colonne con capitelli decorati con figure antropomorfe, animali ed elementi ve­getali.

Eventi

Durante il mese di giugno, il giorno della festa del Corpus Domini, le strade principali di Castelfranco di Sopra si ornano di fiori in occasione dell’Infiorata: una tradizione che si ripete da secoli e che ogni anno vede numerosi cittadini all’opera per decorare le strade.

Durante il mese di giugno, il giorno della festa del Corpus Domini, le strade principali di Castelfranco di Sopra si ornano di fiori in occasione dell’Infiorata: una tradizione che si ripete da secoli e che ogni anno vede numerosi cittadini all’opera per decorare le strade.

Prodotti tipici

Castelfranco Piandiscò rientra nel territorio della Strada del Vino Terre di Arezzo. Tra i prodotti che potrete degustare ci sono il Chianti Colli Fiorentini DOCG e il Valdarno di Sopra DOC, un ottimo olio extra vergine di oliva, rinomate carni come il Pollo del Valdarno e salumi unici come il tarese, un salume di carne di suino di notevoli dimensioni. Alle pendici del Pratomagno, nei terrazzamenti in mezzo ai filari di olivo, si coltiva il fagiolo Zolfino, un prodotto che si contraddistingue per la sua buccia finissima, particolarità che lo rende molto digeribile e versatile.

Castelfranco Piandiscò rientra nel territorio della Strada del Vino Terre di Arezzo. Tra i prodotti che potrete degustare ci sono il Chianti Colli Fiorentini DOCG e il Valdarno di Sopra DOC, un ottimo olio extra vergine di oliva, rinomate carni come il Pollo del Valdarno e salumi unici come il tarese, un salume di carne di suino di notevoli dimensioni. Alle pendici del Pratomagno, nei terrazzamenti in mezzo ai filari di olivo, si coltiva il fagiolo Zolfino, un prodotto che si contraddistingue per la sua buccia finissima, particolarità che lo rende molto digeribile e versatile.

Valdarno