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Itinerari
Tra curve e tornanti del Passo del Giogo

Itinerario in moto nel Mugello

Il Passo del Giogo di Scarperia è una autentica scalata curviforme, dove si supera il 10% di pendenza. È un tuffo nel Mugello, territorio amato dalla nobile famiglia fiorentina dei Medici. È una pista che parte dal suo Autodromo, di fama internazionale, e frena soltanto una volta raggiunta la vetta al valico a 882 mt slm.

Imposta il tuo gps: San Piero a Sieve, Scarperia, Passo del Giogo, Rifredo, Firenzuola
1.
Prima tappa
Le testimonianze medicee in Mugello

Nel Mugello sono molte le testimonianze medicee lasciate in eredità, tutte meritevoli di visita... anche fugace. Da San Piero a Sieve, prima di dedicarsi anima e gomme alle traiettorie della SS503, si raggiungono facilmente: il convento di Bosco ai Frati, considerato uno dei più antichi della Toscana; la villa di Cafaggiolo, progettata nel 1451 da Michelozzo; lo scenografico castello del Trebbio, che domina la vallata; e l'imponente Fortezza di San Martino, tra le più estese fortificazioni italiane.

Nel Mugello sono molte le testimonianze medicee lasciate in eredità, tutte meritevoli di visita... anche fugace. Da San Piero a Sieve, prima di dedicarsi anima e gomme alle traiettorie della SS503, si raggiungono facilmente: il convento di Bosco ai Frati, considerato uno dei più antichi della Toscana; la villa di Cafaggiolo, progettata nel 1451 da Michelozzo; lo scenografico castello del Trebbio, che domina la vallata; e l'imponente Fortezza di San Martino, tra le più estese fortificazioni italiane.

2.
Seconda tappa
Scarperia, tra i maestri coltellinai

Onorata la cultura, occupiamoci della strada. Prima scarica di marce in allungo e arriva Scarperia, tra maestri coltellinai e trecentesco Palazzo dei Vicari. Ora o mai più: è il momento di deviare a/r per l'Autodromo Internazionale del Mugello, teatro di epiche bagarre tra smanettoni professionisti (MotoGP). 5245 mt di super pieghe giocano a saliscendi con i declivi collinari regalando un tracciato amabile e allo stesso tempo infingardo: mai sottovalutarlo!

Onorata la cultura, occupiamoci della strada. Prima scarica di marce in allungo e arriva Scarperia, tra maestri coltellinai e trecentesco Palazzo dei Vicari. Ora o mai più: è il momento di deviare a/r per l'Autodromo Internazionale del Mugello, teatro di epiche bagarre tra smanettoni professionisti (MotoGP). 5245 mt di super pieghe giocano a saliscendi con i declivi collinari regalando un tracciato amabile e allo stesso tempo infingardo: mai sottovalutarlo!

3.
Terza tappa
Il Passo del Giogo

Lasciata Scarperia, e superata Ponzalla, si alza il sipario su 10 km di pura guida stilosa. Il semaforo verde è uno stretto tornante a destra, seguito da chicane e curva rotonda a sinistra. Giusto qualche traiettoria ancora annacquata e poi attaccano i tornanti veri. È una salita per intenditori, che arriva in vetta con un poker di tornanti da supermotard prima di frenare difronte al cartello: Passo del Giogo (882 mt slm). Qui nel 1800 c'era la stazione di posta, oggi trovate l'albergo ristorante il Gioco: passano i secoli ma il risultato non cambia!

Tortelli mugellani e un letto caldo non si negano a nessuno, dal pellegrino al motociclista. Come tutti i meeting-point che si rispettino anche il Giogo ha il suo buon motoraduno (settembre). Facendo il verso agli sciatori, dalla panchina affacciata sull'Appennino si preparano mentalmente le prossime traiettorie, e poi giù: lo slalom gigante attacca con una chicane morbida, poi una S rotonda e ben raccordata, un breve allungo e curva in più tempi a sinistra. In questa tratta super guidata salgono in cattedra gli istruttori GSSS (guida sicura su strada) per ammonire chi taglia le traiettorie, e premiare chi guida in sicurezza: esprimete al meglio il vostro stile!

Lasciata Scarperia, e superata Ponzalla, si alza il sipario su 10 km di pura guida stilosa. Il semaforo verde è uno stretto tornante a destra, seguito da chicane e curva rotonda a sinistra. Giusto qualche traiettoria ancora annacquata e poi attaccano i tornanti veri. È una salita per intenditori, che arriva in vetta con un poker di tornanti da supermotard prima di frenare difronte al cartello: Passo del Giogo (882 mt slm). Qui nel 1800 c'era la stazione di posta, oggi trovate l'albergo ristorante il Gioco: passano i secoli ma il risultato non cambia!

Tortelli mugellani e un letto caldo non si negano a nessuno, dal pellegrino al motociclista. Come tutti i meeting-point che si rispettino anche il Giogo ha il suo buon motoraduno (settembre). Facendo il verso agli sciatori, dalla panchina affacciata sull'Appennino si preparano mentalmente le prossime traiettorie, e poi giù: lo slalom gigante attacca con una chicane morbida, poi una S rotonda e ben raccordata, un breve allungo e curva in più tempi a sinistra. In questa tratta super guidata salgono in cattedra gli istruttori GSSS (guida sicura su strada) per ammonire chi taglia le traiettorie, e premiare chi guida in sicurezza: esprimete al meglio il vostro stile!

4.
Quarta tappa
La Badia di Moscheta

Con andatura vivace e scorrevole si macina curve su curve, tanto che viene voglia di rifarla più volte. Al cartello Rifredo occhio al bivio a destra, in discesa, per Osteto - Moscheta. La strada, ora monocorsia, serpeggia nella vegetazione fino a raggiungere Badia di Moscheta e il suo albergo ristorante: dopo il trionfo del tortello mugellano e/o della tagliatella ai funghi, qui il menù parla chiaro “non serviamo fiorentine ben cotte, rispettiamo le nostre tradizioni”.

Come dessert stradale, ripresa la rotta, seguire le indicazioni per Firenzuola regala deliziosi tornanti a cascata, per poi rientrare sulla SS503 e chiudere l'itinerario con il sorriso sempre acceso sotto la mentoniera. Un ultimo suggerimento: il passo del Giogo si merita di essere guidato in entrambi i sensi!

Con andatura vivace e scorrevole si macina curve su curve, tanto che viene voglia di rifarla più volte. Al cartello Rifredo occhio al bivio a destra, in discesa, per Osteto - Moscheta. La strada, ora monocorsia, serpeggia nella vegetazione fino a raggiungere Badia di Moscheta e il suo albergo ristorante: dopo il trionfo del tortello mugellano e/o della tagliatella ai funghi, qui il menù parla chiaro “non serviamo fiorentine ben cotte, rispettiamo le nostre tradizioni”.

Come dessert stradale, ripresa la rotta, seguire le indicazioni per Firenzuola regala deliziosi tornanti a cascata, per poi rientrare sulla SS503 e chiudere l'itinerario con il sorriso sempre acceso sotto la mentoniera. Un ultimo suggerimento: il passo del Giogo si merita di essere guidato in entrambi i sensi!

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