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Itinerari
3 giorni alla scoperta dei sapori dell’Empolese Valdelsa e Montalbano

Un viaggio da Vinci a Montaione all’insegna del gusto

L’Empolese Valdelsa e Montalbano, nel cuore della Toscana, è conosciuta come terra di Genio, grazie a personaggi come Leonardo da Vinci e Boccaccio, ma è anche un territorio apprezzato per la buona cucina e per i prodotti tipici.

Oltre a visitare i musei, i parchi e tutte le attrazioni che questa zona può offrire, immergetevi nei sapori della Toscana nel Cuore con questo itinerario gastronomico che la attraversa in lungo e in largo.

Un viaggio anche tra ristoranti e botteghe che espongono il marchio del progetto Vetrina Toscana, e che valorizzano le produzioni locali, custodendo la tradizione toscana con un occhio alla contemporaneità.

L’itinerario è pensato per essere fatto in auto ed è composto da 8 tappe suddivise in 3 giorni: in ognuna potrete assaporare prodotti diversi. Scoprite quali!

1.
PRIMO GIORNO
Dall’olio extravergine d’oliva IGP del Montalbano al carciofo empolese

Iniziamo dalla zona del Montalbano, terra di Leonardo da Vinci, nota anche per la produzione dell’Olio extravergine d’oliva IGP.

Dopo una visita al Museo Leonardiano e alla Casa natale di Leonardo prendetevi una pausa per assaporare la genuinità dell’olio prodotto a Vinci e nei Comuni limitrofi.

L’olio extravergine d’oliva rappresenta infatti il fiore all’occhiello del territorio. Qui viene prodotto uno degli oli più pregiati d’Italia, tutelato dall’Indicazione Geografica Protetta (I.G.P.) e ben riconoscibile per il suo sapore leggermente piccante. Nel mese di novembre sono molte le sagre e gli eventi dedicati all’olio nuovo.

Come seconda tappa della giornata raggiungerete la città di Fucecchio, famosa per la più estesa palude interna d’Italia: il Padule, uno degli ultimi rifugi per numerose piante palustri, che offre grandi attrattive agli amanti del birdwatching.

Proprio sopra il Padule di Fucecchio, nella zona di Massarella, viene coltivato da secoli lo zafferano, preziosa spezia dal colore arancione da assaggiare nei ristoranti del posto come condimento per i primi piatti. Nel 2021 infatti Fucecchio è entrata a far parte di Zafferano Italiano, associazione nazionale delle città dello zafferano.

Per chi volesse dedicarsi alla visita di Fucecchio da non perdere le Stanze di Montanelli che riproducono gli studi di Milano e di Roma di uno dei giornalisti più importanti del Novecento Indro Montanelli, oltre al Museo Civico di Palazzo Corsini.

Per l’ultima tappa della giornata ci spostiamo a Empoli, importante centro manifatturiero e commerciale, che vanta origini antiche testimoniate dal ricco patrimonio artistico conservato nei musei e nelle chiese, a cominciare dalla scenografica Piazza Farinata degli Uberti, dove si affacciano il Palazzo Ghibellino,  la Collegiata di Sant’Andrea. Qui ha sede l’annesso Museo ecclesiastico, uno dei più antichi d’Italia.

Inoltre, nel piccolo borgo di Pontorme, a pochi chilometri dal centro di Empoli, si trova la casa in cui nacque il pittore Jacopo Carucci, noto come Pontormo.

A Empoli viene coltivato il carciofo Empolese. Di colore verde intenso e con una consistenza tenera e compatta, il carciofo empolese ha un gusto delicato e inconfondibile. Viene prodotto da aprile a giugno e può essere acquistato anche presso gli agricoltori locali presenti al Mercatale, il mercato empolese che si tiene ogni sabato. Al carciofo empolese è inoltre dedicata la sagra che si tiene ad Empoli ogni anno tra fine aprile ed inizio maggio.

32,4 km
schedule
Durata: 
1 giorno
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Iniziamo dalla zona del Montalbano, terra di Leonardo da Vinci, nota anche per la produzione dell’Olio extravergine d’oliva IGP.

Dopo una visita al Museo Leonardiano e alla Casa natale di Leonardo prendetevi una pausa per assaporare la genuinità dell’olio prodotto a Vinci e nei Comuni limitrofi.

L’olio extravergine d’oliva rappresenta infatti il fiore all’occhiello del territorio. Qui viene prodotto uno degli oli più pregiati d’Italia, tutelato dall’Indicazione Geografica Protetta (I.G.P.) e ben riconoscibile per il suo sapore leggermente piccante. Nel mese di novembre sono molte le sagre e gli eventi dedicati all’olio nuovo.

Come seconda tappa della giornata raggiungerete la città di Fucecchio, famosa per la più estesa palude interna d’Italia: il Padule, uno degli ultimi rifugi per numerose piante palustri, che offre grandi attrattive agli amanti del birdwatching.

Proprio sopra il Padule di Fucecchio, nella zona di Massarella, viene coltivato da secoli lo zafferano, preziosa spezia dal colore arancione da assaggiare nei ristoranti del posto come condimento per i primi piatti. Nel 2021 infatti Fucecchio è entrata a far parte di Zafferano Italiano, associazione nazionale delle città dello zafferano.

Per chi volesse dedicarsi alla visita di Fucecchio da non perdere le Stanze di Montanelli che riproducono gli studi di Milano e di Roma di uno dei giornalisti più importanti del Novecento Indro Montanelli, oltre al Museo Civico di Palazzo Corsini.

Per l’ultima tappa della giornata ci spostiamo a Empoli, importante centro manifatturiero e commerciale, che vanta origini antiche testimoniate dal ricco patrimonio artistico conservato nei musei e nelle chiese, a cominciare dalla scenografica Piazza Farinata degli Uberti, dove si affacciano il Palazzo Ghibellino,  la Collegiata di Sant’Andrea. Qui ha sede l’annesso Museo ecclesiastico, uno dei più antichi d’Italia.

Inoltre, nel piccolo borgo di Pontorme, a pochi chilometri dal centro di Empoli, si trova la casa in cui nacque il pittore Jacopo Carucci, noto come Pontormo.

A Empoli viene coltivato il carciofo Empolese. Di colore verde intenso e con una consistenza tenera e compatta, il carciofo empolese ha un gusto delicato e inconfondibile. Viene prodotto da aprile a giugno e può essere acquistato anche presso gli agricoltori locali presenti al Mercatale, il mercato empolese che si tiene ogni sabato. Al carciofo empolese è inoltre dedicata la sagra che si tiene ad Empoli ogni anno tra fine aprile ed inizio maggio.

  • straighten
    Lunghezza tappa
    32,4 km
  • schedule
    Durata
    1 giorno
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2.
SECONDO GIORNO
Dal dolce Pan Bistugio di Montelupo Fiorentino alla trippa di Castelfiorentino

Per il secondo giorno partiamo da Montelupo Fiorentino, dove potrete assaporare l’unico prodotto tipico dolce di questo itinerario: il Pan Bistugio.

Proprio come avviene per la ceramica artistica, per la quale Montelupo Fiorentino è famosa in tutto il mondo, il dolce affronta due diverse cotture, una per la pasta e una per la crosta.

Approfittate poi per visitate il Museo della Ceramica che offre una ricostruzione cronologica della storia dell’arte ceramica e dove è custodito il celebre “Rosso di Montelupo”, un bacile del  1509 decorato su fondo giallo e rosso.

Ci spostiamo poi a Montespertoli, patria del vino Chianti Montespertoli, oggi considerato uno dei migliori vini del mondo. Ottenuto da una sapiente miscela di uve Sangiovese, Canaiolo, Malvasia e Trebbiano, il Chianti Montespertoli si sposa perfettamente con i sapori della cucina toscana, in particolare con salumi e carni alla brace. A lui è dedicato il Museo della Vite e del Vino e la celebre Mostra del Chianti che si tiene ogni anno a Montespertoli in primavera.

Per scoprire al meglio questo prodotto è possibile percorrere la Strada del Vino, che passa per colline ricoperte di vigneti e tocca borghi e castelli storici.

L’ultima tappa della giornata ci porta nel borgo di Castelfiorentino. Qui non solo potrete visitare il Museo BeGo e il Santuario di Santa Verdiana, ma potrete assaggiare anche la trippa, piatto tipico della zona.

Nonostante si tratti di un taglio poco nobile del bovino, la trippa, cucinata in umido o con il pomodoro è un piatto dal gusto deciso e inconfondibile. Assaggiarla nei ristoranti locali sarà un altro modo per scoprire la secolare tradizione gastronomica toscana.

26,3 km
schedule
Durata: 
1 giorno
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Per il secondo giorno partiamo da Montelupo Fiorentino, dove potrete assaporare l’unico prodotto tipico dolce di questo itinerario: il Pan Bistugio.

Proprio come avviene per la ceramica artistica, per la quale Montelupo Fiorentino è famosa in tutto il mondo, il dolce affronta due diverse cotture, una per la pasta e una per la crosta.

Approfittate poi per visitate il Museo della Ceramica che offre una ricostruzione cronologica della storia dell’arte ceramica e dove è custodito il celebre “Rosso di Montelupo”, un bacile del  1509 decorato su fondo giallo e rosso.

Ci spostiamo poi a Montespertoli, patria del vino Chianti Montespertoli, oggi considerato uno dei migliori vini del mondo. Ottenuto da una sapiente miscela di uve Sangiovese, Canaiolo, Malvasia e Trebbiano, il Chianti Montespertoli si sposa perfettamente con i sapori della cucina toscana, in particolare con salumi e carni alla brace. A lui è dedicato il Museo della Vite e del Vino e la celebre Mostra del Chianti che si tiene ogni anno a Montespertoli in primavera.

Per scoprire al meglio questo prodotto è possibile percorrere la Strada del Vino, che passa per colline ricoperte di vigneti e tocca borghi e castelli storici.

L’ultima tappa della giornata ci porta nel borgo di Castelfiorentino. Qui non solo potrete visitare il Museo BeGo e il Santuario di Santa Verdiana, ma potrete assaggiare anche la trippa, piatto tipico della zona.

Nonostante si tratti di un taglio poco nobile del bovino, la trippa, cucinata in umido o con il pomodoro è un piatto dal gusto deciso e inconfondibile. Assaggiarla nei ristoranti locali sarà un altro modo per scoprire la secolare tradizione gastronomica toscana.

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    Lunghezza tappa
    26,3 km
  • schedule
    Durata
    1 giorno
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3.
TERZO GIORNO
Dalla cipolla di Certaldo al Tartufo di Montaione

L’ultimo giorno del nostro itinerario gastronomico nell’Empolese Valdelsa e Montalbano parte dal borgo medievale di Certaldo.

Oltre ad essere il luogo che ospita la Casa di Giovanni Boccaccio, uno dei padri della letteratura italiana, è anche il territorio di coltivazione di un ortaggio rinomato: la cipolla di Certaldo, strettamente legata all’identità cittadina e simbolo di un’antichissima tradizione contadina. La cipolla rossa è ottima per zuppe e crostini e per accompagnare il classico “lesso rifatto”. Si può acquistare nelle botteghe di Certaldo o nei mercati contadini della zona. A lei è dedicato anche ampio spazio nella rassegna di prodotti Boccaccesca, che si tiene nel borgo ad ottobre.

L’ultima tappa del nostro tour è Montaione, il luogo perfetto dove scoprire il tartufo bianco. Antico borgo medievale adagiato tra le colline della Valdelsa, Montaione testimonia la propria storia con la Pieve di San Regolo e il Museo Civico, accanto al Palazzo Pretorio. Qui non può mancare una visita alla Gerusalemme di San Vivaldo, che si trova a pochi chilometri dal centro, meta di pellegrinaggio fin dal Medioevo

Inoltre nei boschi della Valdelsa, dove la presenza di terreni umidi e calcarei si unisce a quella degli alberi tipici della macchia mediterranea, si trovano alcune tra le migliori tartufaie della Toscana.

Protagonista assoluto è infatti il prezioso tartufo bianco, ottimo se utilizzato fresco per arricchire qualsiasi ricetta con il suo gusto deciso. Molte le manifestazioni dedicate a questo eccellente prodotto gastronomico, tra cui Tartufesta, che alla fine di ottobre anima le strade del borgo di Montaione.

16,4 km
schedule
Durata: 
1 giorno
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L’ultimo giorno del nostro itinerario gastronomico nell’Empolese Valdelsa e Montalbano parte dal borgo medievale di Certaldo.

Oltre ad essere il luogo che ospita la Casa di Giovanni Boccaccio, uno dei padri della letteratura italiana, è anche il territorio di coltivazione di un ortaggio rinomato: la cipolla di Certaldo, strettamente legata all’identità cittadina e simbolo di un’antichissima tradizione contadina. La cipolla rossa è ottima per zuppe e crostini e per accompagnare il classico “lesso rifatto”. Si può acquistare nelle botteghe di Certaldo o nei mercati contadini della zona. A lei è dedicato anche ampio spazio nella rassegna di prodotti Boccaccesca, che si tiene nel borgo ad ottobre.

L’ultima tappa del nostro tour è Montaione, il luogo perfetto dove scoprire il tartufo bianco. Antico borgo medievale adagiato tra le colline della Valdelsa, Montaione testimonia la propria storia con la Pieve di San Regolo e il Museo Civico, accanto al Palazzo Pretorio. Qui non può mancare una visita alla Gerusalemme di San Vivaldo, che si trova a pochi chilometri dal centro, meta di pellegrinaggio fin dal Medioevo

Inoltre nei boschi della Valdelsa, dove la presenza di terreni umidi e calcarei si unisce a quella degli alberi tipici della macchia mediterranea, si trovano alcune tra le migliori tartufaie della Toscana.

Protagonista assoluto è infatti il prezioso tartufo bianco, ottimo se utilizzato fresco per arricchire qualsiasi ricetta con il suo gusto deciso. Molte le manifestazioni dedicate a questo eccellente prodotto gastronomico, tra cui Tartufesta, che alla fine di ottobre anima le strade del borgo di Montaione.

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    Lunghezza tappa
    16,4 km
  • schedule
    Durata
    1 giorno
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