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i luoghi di dante a livorno
Photo © Ambito Livorno
Photo © Ambito Livorno

Alla scoperta dei luoghi di Dante a Livorno e Capraia

Dalle isole di Capraia e Gorgona alla Meloria: scopri i luoghi di Dante a Livorno e dintorni

Livorno
di  Livorno

Non c'è luogo in Toscana che non sia legato a Dante Alighieri e alla Divina Commedia e il territorio di Livorno non fa eccezione.

Nell'opera del divino Poeta infatti anche Livorno e l'isola di Capraia vengono menzionate e ancora oggi è possibile visitare luoghi e monumenti ai quali Dante ha fatto riferimento.

Indice
  • 1.
    Il Faro di Livorno
  • 2.
    La Meloria
  • 3.
    Capraia e Gorgona

Il Faro di Livorno

faro di livorno
faro di livorno - Credit: Ambito Livorno

“Vien dietro a me, e lascia dir le genti:
sta come torre ferma, che non crolla
già mai la cima per soffiar di venti”

Non a una torre generica si riferiva Dante Alighieri nel Canto V del Purgatorio. Secondo molti infatti il divino poeta avrebbe preso spunto dal Faro di Livorno

Denominato Fanale di Livorno, il faro fu costruito dalla  Repubblica di Pisa  all'inizio del  1300, dopo che, nel 1286, i genovesi avevano distrutto quello della Meloria. Costruito in pietra naturale e poggiato su una basamento poligonale di 13 lati, il faro era alto 47 metri, suddiviso in 11 piani, con una scala a chiocciola realizzata all'interna dello spessore delle mura. All'epoca di Dante rappresentava un vero e proprio monumento all'ingegno umano, motivo per il quale il poeta lo cita nella Divina Commedia.

Abbattuto dai tedeschi nel 1944, il Fanale di Livorno venne ricostruito nel 1956, rispettando per intero la forma originale  e utilizzando il materiale recuperato dalle macerie. Oggi può essere visitato solo in alcune occasioni: dall'alto si ammira una splendida vista sul tratto di mare Tirreno antistante la città di Livorno.

La Meloria

la meloria
la meloria - Credit: ambito livorno

Non è citata esplicitamente nella Divina Commedia ma la battaglia della Meloria è parte integrante della storia del Conte Ugolino e della vicenda narrata da Dante Alighieri nel XXXIII Canto dell'Inferno.

Il Conte Ugolino infatti aveva preso parte alla battaglia del 1284 tra Pisa e Genova, guidando una delle navi pisane: in seguito alla sconfitta riportata da Pisa, che segnò l'inizio del declino della Repubblica Marinara, il conte fu accusato di tradimento e imprigionato.

La battaglia si era svolta nei pressi delle Secche della Meloria una serie di scogli e bassifondi rocciosi e sabbiosi che affiorano ancora oggi dal mare, a pochi chilometri da Livorno. Qui sorgeva l'antico Faro eretto dai pisani nel XII e distrutto dai genovesi. 

Oggi la Meloria è caratterizzata dalla presenza della Torre settecentesca, costruita da Cosimo III.

Capraia e Gorgona

costa isola capraia
costa isola capraia - Credit: Fabio Guidi

“Ahi Pisa, vituperio de le genti
del bel paese là dove 'l sì suona,
poi che i vicini a te punir son lenti,
muovasi la Capraia e la Gorgona,
e faccian siepe ad Arno in su la foce,
sì ch'elli annieghi in te ogne persona!”

Così Dante Alighieri, sempre nel XXXIII canto dell'Inferno, invoca le isole di Capraia e della Gorgona affinchè puniscano la città di Pisa per quanto fatto al conte Ugolino.

All'epoca, infatti, le due isole dell'arcipelago Toscano, erano sotto il dominio di Pisa, ed erano evidentemente ben note al divino Poeta. Oggi Capraia e Gorgona fanno parte del Parco dell'Arcipelago Toscano.

Se Gorgona ospita una casa di reclusione e può essere visitata solo con tour organizzati, Capraia è un'isola a valenza turistica che può essere visitata liberamente in ogni stagione. L'isola è perfetta per chi ama la natura, il mare, le escursioni in barca e il trekking.

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