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Photo © Trame di Lunigiana
Photo © Trame di Lunigiana

5 cose da mangiare a Pontremoli

Ci sono delizie che bisogna sapere dove andare a scovare

Se gli eventi vi hanno portato a valicare il Passo della Cisa (come un tempo capitava a chiunque volesse arrivare in Toscana da nord), oppure se state esplorando la Lunigiana per piacere, amore per le non troppo battute montagne appenniniche o, perché no?, anche per lavoro, probabilmente passerete dalle parti di Pontremoli, e una volta qui – visitata la bella cittadina che vi ospita – vale la pena fermarsi anche per cena, perché in questo piccolo ma affascinante centro che sente forti gli influssi di Emilia, Toscana e Liguria potrete gustare specialità davvero uniche. Ve le combiniamo in un crescendo che stimolerà il vostro gusto dall’aperitivo al dolce, entrambi per altro non trovabili che qui.

Indice
  • 1.
    Bianco oro
  • 2.
    La torta di erbe
  • 3.
    I testaroli
  • 4.
    Funghi di Borgotaro
  • 5.
    Amor
1.

Bianco oro

Il Bianco Oro di Pontremoli
Il Bianco Oro di Pontremoli

Non tutti sanno che nella piazza centrale di Pontremoli, all’ombra del campanile che separava la parte Guelfa della città da quella Ghibellina e giusto di fronte alle nicchie barocche che muovono la facciata della cattedrale, potrete gustare un cocktail nientemeno che unico al mondo. Parliamo dell’aperitivo Bianco Oro, un drink di cui nessuno conosce la ricetta – tra l’altro brevettata – servito in una ampia coppa di spumante. Le bollicine faranno ribollire la superficie del liquido, sul pelo del quale galleggerà una scorza di limone mentre inebriandovi vi domanderete che segreto nasconda quella gradevolissima bevuta.

1.

La torta di erbe

La torta di erbi
La torta di erbi

Una cena in Lunigiana non può che cominciare da un piatto che da queste parti è affidabile come una promessa mantenuta: la torta di erbe (o di erbi, come dicono qui). Troverete una certa varietà nella realizzazione di questo piatto povero – a tutti gli effetti una torta salata – preparato, secondo tradizione, con le erbe spontanee e le verdure di stagione (bietole, cipolle, spinaci selvatici, asparagi, porri e carote), amalgamate con ricotta, pecorino, uova e pane grattugiato. Il ripieno viene adagiato su una pasta sfoglia sottile, cotta in forno o meglio ancora dentro i testi. La torta è infine servita in quadratini, ma non mangiatene troppi che la cena è ancora lunga!

1.

I testaroli

Testaroli con pesto e pinoli
Testaroli con pesto e pinoli

Un vero must di Pontremoli sono i testaroli, nati proprio da queste parti. Preparati versando direttamente sul testo di ghisa rovente un impasto di farina di grano, acqua e sale grosso, i testaroli cuociono in pochi minuti diventando una sorta di crêpes soffice e spugnosa. Una volta pronti vengono tagliati in piccole losanghe prima di essere immersi per un minuto o due in acqua salata e al limite del bollore. Dopo essere stati scolati vengono tradizionalmente conditi con olio extravergine d’oliva, pecorino o parmigiano, oppure con un delicato pesto alla ligure. Faticherete a non chiedere il bis.

1.

Funghi di Borgotaro

I porcini di Borgotaro
I porcini di Borgotaro - Credit: nardi - Fungo di Borgotaro

Le montagne della Lunigiana, e in particolare la zona che va da Pontremoli a Zeri, sono note per la produzione di una varietà eccelsa di porcini, conosciuta come “fungo di Borgotaro”. Inevitabilmente il nostro secondo si baserà su questa delizia locale, caratterizzata da un aroma profumato e un odore pulito, non piccante e senza inflessioni di fieno, liquirizia o legno fresco – caratteristiche che lo distinguono da altre varietà di porcini. Ma bando alle caratteristiche, e – se è stagione – non indugiate ordinando dei funghi trifolati, alla piastra, o magari crudi tagliati in fette sottilissime e serviti con scaglie di formaggio – come che sia non ve ne pentirete.

1.

Amor

Gli amor di Pontremoli
Gli amor di Pontremoli - Credit: Trame di Lunigiana

Non si può lasciare Pontremoli senza aver assaggiato un amor. Un piccolo dolce dall’aspetto perfino dimesso, ma pronto a esplodere col suo gusto delicato e sontuoso una volta a contatto col palato. Il delizioso dolcetto tipicamente pontremolese, ma frutto dell'antica tradizione dei pasticceri dell'Engadina arrivati qui come in altre zone della Lunigiana nel XIX secolo,  è costituito da una doppia cialda (spesso si tratta di due semplici quadratini di wafer Loacker) che racchiude un cuore ricco di una squisita crema la cui ricetta è segreta e custodita gelosamente dai cuochi locali. Una vera delizia!

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