"Bizzarro e capriccioso umore"

Nell'ambito del progetto “Terre degli Uffizi”, il Museo delle Terre Nuove e il Museo della Basilica di Santa Maria delle Grazie di San Giovanni Valdarno accolgono "Bizzarro e capriccioso umore. Giovanni da San Giovanni, pittore senza regola alla corte medicea”, esposizione con cui il pittore seicentesco "torna a casa".

Protagonisti sono dieci affreschi tondi portatili su stuoia, tecnica che ha sancito la fama dell'artista, presentati in questa occasione insieme ad altre importanti opere preveniente dalle Gallerie degli Uffizi e da altre collezioni.

Giovanni Mannozzi (1592-1636), passato alla storia come Giovanni da San Giovanni, emerge dal panorama del primo Seicento per il suo originale gusto neo-manieristico, per le sue pennellate sintetiche, per la freschezza dei suoi colori e per il suo particolare estro. 

L’esposizione valorizza ed evidenzia inoltre l'abilità dell'artista nel dipingere ad affresco su supporto portatile, abilità che gli valse grande successo e committenze prestigiose, oltre ad una relazione con la corte medicea. Sono qui esposti per la prima volta in serie gli otto tondi dipinti a fresco su stuoia di giunchi per la Villa della Petraia intorno al 1634, affiancati da altri due tondi eseguiti con la medesima tecnica per la Villa di Pratolino. 

Nella seconda sezione della mostra, presso il Museo della Basilica di Santa Maria delle Grazie, sono presentati dipinti a soggetto sacro, in dialogo con le opere dell’artista presenti nella collezione permanente del museo: una delle due lunette affrescate nel 1621 per l’Oratorio di Santa Maria delle Grazie e una delle poche tele del pittore, la Decollazione di San Giovanni Battista (1620).