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Chiesa di Santa Maria Nera a Lucca

church
Luoghi della fede

Uno dei migliori esempi di Barocco lucchese

Una chiesa a volte non presente negli itinerari turistici, ma estremamente di valore per storia e contenuto, è la chiesa di Santa Maria Corteorlandini. Nota anche come Chiesa di Santa Maria Nera, si trova nella piazza omonima, a Lucca. 

È una chiesa che deve il suo nome, Corteorlandini, alla collocazione originaria nella Curtis Rolandinga, la corte della famiglia longobarda Rolandinghi. Grazie un’epigrafe interna sappiamo che la costruzione era già terminata nel 1188, ma della struttura di quest’epoca sono rimasti solo il lato sud e le absidi laterali. Il ruolo principale nella storia e nella realizzazione nei secoli dell’aspetto attuale dell’edificio spetta senza dubbio alla Congregazione dei Chierici Regolari della Madre di Dio, ordine fondato nel 1574 da San Giovanni Leonardi. Dal momento che la chiesa divenne la loro sede, vi realizzarono una serie di interventi di vario genere, anche ampliandola con nuovi ambienti conventuali, tra cui una biblioteca dove ancora oggi ha sede la Biblioteca statale di Lucca. In questo modo l’intero complesso divenne un importante centro culturale cittadino.

Lavori, interventi e arricchimenti continuarono per tutto il Seicento e il Settecento, fino a donare alla chiesa l’attuale aspetto che si attesta come uno dei più interessanti esempi di decorazione barocca.
Particolarmente degni di uno sguardo attento sono i capitelli, gli archi, i soffitti dipinti, le volte ornate da affreschi e stucchi, le acquasantiere cinquecentesche e un pulpito ottagonale avvinghiato a una colonna. 

Santa Maria Corteorlandini
Santa Maria Corteorlandini - Credit: Gabriele85

Da vedere anche il tabernacolo eucaristico in argento e lapislazzuli, attribuito all’orafo fiammingo Giovanni Vambrè il Vecchio, e la collezione di paliotti da altare, questi ultimi visibili solo durante alcune celebrazioni solenni nel corso dell’anno. Nel corredo pittorico troviamo invece due copie di quadri di Guido Reni, uno dei maggiori pittori italiani del Seicento, una copia della tela dell’"Assunta" di Luca Giordano, e una buona rappresentanza di pittori locali, tra cui Francesco Vanni, Giovanni Marracci a Gaspare Mannucci.

Ma il motivo per il quale questa chiesa viene chiamata popolarmente Santa Maria Nera deriva dalla cappella in pietra della Madonna di Loreto (1662), contenente la copia esatta della S. Casa del famoso santuario con la Madonna omonima raffigurata col volto nero, tra l’altro utilizzata anche a modello per la ricostruzione dell’originale andata distrutta da un incendio. 

Infine, se avete l’occasione di visitare la chiesa in dicembre, all’interno viene allestito un presepe particolarmente prezioso, dove le grandi statue dei re magi sono abbigliati con sontuose vesti in seta e velluto della tradizione delle manifatture lucchesi.